Buon pomeriggio a tutti!
Il titolo non è azzeccato (spero me lo passiate) ma vi mette in guardia su ciò che segue, se non avete tempo o se avete il mal di testa del lunedì non leggetemi potreste stare peggio.
Vi scrivo per sapere "come fare per...", ma questa mi sembra la sezione più corretta dato che non riguarda un'applicazione specifica ma il come la gente percepisce la ns attività.
Il ns labo si trova in una posizione semi-centrale (a circa 300 mt. dalla piazza); due anni fa non avendo trovato di meglio (anche a me piacerebbe lavorare in un capannone magari soppalcato per dividermi da mia sorella e dove quando devo caricare in macchina una bobina di adesivo mi tocca prendere un segway (figata!) xchè dal porta rotoli ci sono metri di pavimento vuoto) ci siamo adeguate ad un locale per decenni sede di una boutique di lampadari.
Il fatto è che la gente, probabilmente ingannata dalle serrande (tipiche dei negozi) o dal fatto di essere sulla via principale o dalla memoria non capisce che:
- 1° i ns orari non combaciano con quelli dei commercianti attorno a noi
- 2° ed è ciò che più mi fa alterare, il 90% delle lavorazioni le facciamo noi direttamente con le ns manine e le ns. incaz...... se qualcosa va storto.
Sugli orari rispondiamo che se si soffre d'insonnia ogni tanto ci si può ritrovare per un preventivo in sede.
Per il 2° punto è diverso: il cliente inizia chiedendo "ma questa stampa, questo lavoro lo fate proprio voi qui
?" poi passa a "allora posso vedere il materiale che ha in casa
?" per arrivare a "posso seguirla di là per vedere le macchine
?" sogghignando nella speranza di prenderci in castagna.
Il più delle volte se ci allontaniamo dalla prima stanza per andare a prendere "il materiale" ci seguono o ci sbirciano nonostante il ns "si accomodi arrivo subito".
Il laboratorio è così composto: un locale d'ingresso dove entrando puoi vedere alcuni lavori da noi realizzati, ritirare i tuoi ordini, o accomodarti un po' più a sx, alla scrivania di mia sorella per esporre le tue esigenze o valutare le bozze grafiche. Da dx accediamo al mio "ufficio" dove ci sono mucchi e mucchi di carta, giochini di mio figlio nell'eventualità che le babysitters si ammalino improvvisamente, qualche archivio in ordine e una parte di macchine, stampanti, calandra, fotocopiatrice e pc collegato al labo vero e proprio. Dico accediamo perchè teoricamente i clienti non hanno niente da fare da qui in poi (c'è anche una bella tenda stampata su morbidone che separa le due stanze e che specifica "laboratorio"). Dietro a tutto ciò il caos o meglio labo dove gli unici metri liberi calpestabili sono quelli del soffitto (beh...solo in parte!) e dove anche se per realizzare ciò che vuoi devo spostare una macchina per prepararne un'altra non vengo a chiederti di aiutarmi o ti faccio pagare questo disagio spazio-temporale. Non sopporto però che mi si venga a sindacare che date le ridotte dimensioni, sia legittimo pensare che stiamo tutto il giorno sedute ad una scrivania a prendere ordini ed esternalizzarli.
Oltretutto mi darebbe anche fastidio tutte le volte dover smentire il cliente facendogli visionare il mio studio di settore dove quel 90% risulta (pensate che quando faccio i conti controllo anche la quadratura dei centesimi, xsino la commercialista mi maledice) o facendolo accomodare a "visitare il parco macchine". A pensarci bene però con una mossa del genere, potrei trovare qualche volontario per il riordino e le pulizie.
Pensiamo di rinnovare le vetrine, ma l'idea geniale non ci è ancora arrivata, forse stampe con vasti spazi aperti e una scritta tipo "sconsigliato agli agorafobi" (si dice così?)
Che mi dite?
Il titolo non è azzeccato (spero me lo passiate) ma vi mette in guardia su ciò che segue, se non avete tempo o se avete il mal di testa del lunedì non leggetemi potreste stare peggio.
Vi scrivo per sapere "come fare per...", ma questa mi sembra la sezione più corretta dato che non riguarda un'applicazione specifica ma il come la gente percepisce la ns attività.
Il ns labo si trova in una posizione semi-centrale (a circa 300 mt. dalla piazza); due anni fa non avendo trovato di meglio (anche a me piacerebbe lavorare in un capannone magari soppalcato per dividermi da mia sorella e dove quando devo caricare in macchina una bobina di adesivo mi tocca prendere un segway (figata!) xchè dal porta rotoli ci sono metri di pavimento vuoto) ci siamo adeguate ad un locale per decenni sede di una boutique di lampadari.
Il fatto è che la gente, probabilmente ingannata dalle serrande (tipiche dei negozi) o dal fatto di essere sulla via principale o dalla memoria non capisce che:
- 1° i ns orari non combaciano con quelli dei commercianti attorno a noi
- 2° ed è ciò che più mi fa alterare, il 90% delle lavorazioni le facciamo noi direttamente con le ns manine e le ns. incaz...... se qualcosa va storto.
Sugli orari rispondiamo che se si soffre d'insonnia ogni tanto ci si può ritrovare per un preventivo in sede.
Per il 2° punto è diverso: il cliente inizia chiedendo "ma questa stampa, questo lavoro lo fate proprio voi qui



Il più delle volte se ci allontaniamo dalla prima stanza per andare a prendere "il materiale" ci seguono o ci sbirciano nonostante il ns "si accomodi arrivo subito".
Il laboratorio è così composto: un locale d'ingresso dove entrando puoi vedere alcuni lavori da noi realizzati, ritirare i tuoi ordini, o accomodarti un po' più a sx, alla scrivania di mia sorella per esporre le tue esigenze o valutare le bozze grafiche. Da dx accediamo al mio "ufficio" dove ci sono mucchi e mucchi di carta, giochini di mio figlio nell'eventualità che le babysitters si ammalino improvvisamente, qualche archivio in ordine e una parte di macchine, stampanti, calandra, fotocopiatrice e pc collegato al labo vero e proprio. Dico accediamo perchè teoricamente i clienti non hanno niente da fare da qui in poi (c'è anche una bella tenda stampata su morbidone che separa le due stanze e che specifica "laboratorio"). Dietro a tutto ciò il caos o meglio labo dove gli unici metri liberi calpestabili sono quelli del soffitto (beh...solo in parte!) e dove anche se per realizzare ciò che vuoi devo spostare una macchina per prepararne un'altra non vengo a chiederti di aiutarmi o ti faccio pagare questo disagio spazio-temporale. Non sopporto però che mi si venga a sindacare che date le ridotte dimensioni, sia legittimo pensare che stiamo tutto il giorno sedute ad una scrivania a prendere ordini ed esternalizzarli.
Oltretutto mi darebbe anche fastidio tutte le volte dover smentire il cliente facendogli visionare il mio studio di settore dove quel 90% risulta (pensate che quando faccio i conti controllo anche la quadratura dei centesimi, xsino la commercialista mi maledice) o facendolo accomodare a "visitare il parco macchine". A pensarci bene però con una mossa del genere, potrei trovare qualche volontario per il riordino e le pulizie.
Pensiamo di rinnovare le vetrine, ma l'idea geniale non ci è ancora arrivata, forse stampe con vasti spazi aperti e una scritta tipo "sconsigliato agli agorafobi" (si dice così?)
Che mi dite?
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