Mi trovo veramente a disagio. Quando ti spariscono le certezze da davanti ti ritrovi come un bambino: a bocca aperta ed occhi spalancati in cerca di quel qualcosa che c'era e ora non c'è più.
Ci sono certezze che hanno girato intorno alla mia azienda per anni e che ora stanno scomparendo, anzi sono già scomparse. Clienti e collaboratori che erano alla ricerca continua di prodotti e servizi di qualità e che ora ti chiedono quello che non gli avresti mai cercato di vendere: la mer...a.
E io mi trovo spaesato, perso, allibito ed impreparato. Io la mer...a non l'ho mai venduta. Anzi, per essere sincero, ho cercato di venderla per un pò di tempo. Poi quando ho avvertito che le mie mani emanavano di continuo un cattivo odore, ho lasciato perdere. Perciò per molto poco tempo.
Ora accendo quel c...o di televisione e quegli ignobili giornalisti (malpagati, sfruttati, corrotti...) mi dicono di continuo che un italiano su due è colpito dalla crisi.
Ci credo che la gente non spende più un euro. Questi ti fanno la tortura della goccia. Ogni giorno te ne fanno cadere vicino una...e poi una....e poi una...plin...plin...plin... peggio che la Chiabotto coll'acqua minerale...
E la gente si paventa. La gente è talmente paventata che non compra più nemmeno il pane. Una mia amica commessa in un grande supermercato mi confessa allibita che una situazione del genere non l'ha mai vista; i carrelli con le ruote sempre pieni si sono trasformati in cestelli di plastica a mano mezzi vuoti. Eppure le risorse ci sono. Eppure la gente ha molto da spendere. Ha le proprie capacità. Ha la propria voglia di far bene il proprio lavoro. Ha voglia di continuare a vivere.
Invece no. Devi continuare a sentire che c'è la crisi.
Ed il fornitore che ti portava i rotoli di continuo ti chiede perchè non compri più i suoi rotoli....
Mentre tu puoi tranquillamente rispondergli: Non sono io che non voglio comprare i tuoi rotoli. E' la televisione.
Scusate lo sfogo.
Un saluto a tutti.
Ci sono certezze che hanno girato intorno alla mia azienda per anni e che ora stanno scomparendo, anzi sono già scomparse. Clienti e collaboratori che erano alla ricerca continua di prodotti e servizi di qualità e che ora ti chiedono quello che non gli avresti mai cercato di vendere: la mer...a.
E io mi trovo spaesato, perso, allibito ed impreparato. Io la mer...a non l'ho mai venduta. Anzi, per essere sincero, ho cercato di venderla per un pò di tempo. Poi quando ho avvertito che le mie mani emanavano di continuo un cattivo odore, ho lasciato perdere. Perciò per molto poco tempo.
Ora accendo quel c...o di televisione e quegli ignobili giornalisti (malpagati, sfruttati, corrotti...) mi dicono di continuo che un italiano su due è colpito dalla crisi.
Ci credo che la gente non spende più un euro. Questi ti fanno la tortura della goccia. Ogni giorno te ne fanno cadere vicino una...e poi una....e poi una...plin...plin...plin... peggio che la Chiabotto coll'acqua minerale...
E la gente si paventa. La gente è talmente paventata che non compra più nemmeno il pane. Una mia amica commessa in un grande supermercato mi confessa allibita che una situazione del genere non l'ha mai vista; i carrelli con le ruote sempre pieni si sono trasformati in cestelli di plastica a mano mezzi vuoti. Eppure le risorse ci sono. Eppure la gente ha molto da spendere. Ha le proprie capacità. Ha la propria voglia di far bene il proprio lavoro. Ha voglia di continuare a vivere.
Invece no. Devi continuare a sentire che c'è la crisi.
Ed il fornitore che ti portava i rotoli di continuo ti chiede perchè non compri più i suoi rotoli....
Mentre tu puoi tranquillamente rispondergli: Non sono io che non voglio comprare i tuoi rotoli. E' la televisione.
Scusate lo sfogo.
Un saluto a tutti.
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